Quando decidiamo di accogliere un cucciolo a quattro zampe in casa dobbiamo essere ben consapevoli del fatto che non potremo, purtroppo, stare insieme ogni giorno 24 ore su 24. Dovremo quindi abituare il nostro amico a stare da solo per alcuni momenti della giornata.
In questo articolo vi spiegheremo i metodi migliori per far si che il nostro cane si abitui anche a stare solo in casa e soprattutto che non viva questo momento come un abbandono ma come la “normalità”.
LASCIARE IL CANE DA SOLO IN CASA
Se accogliamo in casa un cucciolo sarà bene attendere un certo periodo di tempo prima di lasciarlo da solo. In generale sarebbe preferibile che il cane fino ai quattro mesi non venga lasciato da solo in casa. Per prima cosa il nostro amico non è abituato a stare solo perché dalla nascita è stato insieme ai fratellini e quindi avrà già lo stress di doversi abituare alla nuova famiglia e ai suoi nuovi spazi.
La cosa più importante è quindi costruire prima di tutto un legame solido con il nostro cucciolo e poi gradualmente iniziare ad abituarlo a rimanere da solo.
DEVI PROCEDERE PER GRADI!
É importantissimo procedere per gradi iniziando a lasciarlo solo per un minuto o due in una stanza della casa e poi allungare man mano i tempi. Meglio se il nostro cane è impegnato con un gioco oppure con un succulento osso.
Potremo approfittare di quel momento per lasciare la stanza per circa un minuto e poi far ritorno. Il cucciolo non dovrebbe sentire la nostra mancanza e se compiremo questo gesto ripetutamente imparerà a capire che anche se rimane da solo noi faremo sempre ritorno.
AUMENTARE LE TEMPISTICHE PIAN PIANO
Successivamente sarà importante aumentare le tempistiche e farlo anche quando il cane non è distratto da altro: lasciate la stanza per un periodo leggermente più lungo e soprattutto quando uscite e rientrate mantenete un atteggiamento calmo e rilassato,non mettete enfasi nei vostri comportamenti così che il vostro quattro zampe percepisca la vostra assenza come un fatto normale.
L’USCITA VERA E PROPRIA
Dopo di che se a queste prime prove il nostro cane ha reagito bene potremo procedere con l’uscita vera e propria da casa. Assolutamente da tenere a mente: cercate di non uscire mai quando il vostro cane sta dormendo. Dopo di che andate via per qualche minuto e poi rientrate, anche in questo caso evitate di salutare il cane con enfasi.
QUALI SONO I RISCHI DI LASCIARE IL CANE DA SOLO IN CASA?
Certo il processo di addestramento potrebbe richiedere un certo lasso di tempo oltre che avere degli intoppi durante il percorso.
E’ infatti possibile che il cucciolo non riesca a stare tranquillo anche se abbiamo rispettato tutti i passaggi. Da un lato potremmo infatti aver prolungato troppo la nostra assenza, in questo caso basterà fare un passo indietro e ricominciare con piccole uscite e man mano riallungare di nuovo i tempi.
LASCIARE IL CANE IN GIARDINO DA SOLO
Se il nostro cucciolo non è abituato a stare in casa ma in giardino le regole saranno pressoché simili. In aggiunta sarebbe opportuno dedicare uno spazio per il nostro cane all’interno del giardino con uncomodo boxdove ci siano tutte le sue cose: la sua cuccia, il suo cuscino, i suoi giochi. Abituiamo il nostro amico a stare nel box sin da piccolo così non lo percepirà come una costrizione o peggio una punizione. Come se fosse in casa anche se lo lasciamo solo in giardino prima di andare via non diamogli confidenza affinché, come detto sopra, non senta la nostra assenza con paura ma come normalità.
Sicuramente quando faremo ritorno il nostro cane ci aspetterà per farci le feste, importantissimo anche in questo caso non dare confidenza al nostro cucciolo per non fargli mai pesare il fatto “di essere stati lontani”.
Piuttosto aspettiamo che il cane si calmi e poi andiamogli vicino e assumiamo un atteggiamento completamente normale coccolandolo e dandogli attenzioni.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantire un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante.
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