Uno dei problemi maggiori che attanaglia la nostra società in questi anni è l’insonnia o in generale i problemi legati al sonno. Addirittura, nell’ultimo decennio, i disturbi del sonno costituiscono un problema globale per il 45% della popolazione mondiale e nello specifico colpiscono maggiormente le donne e gli anziani. Ma come facciamo a capire se soffriamo d’insonnia e quindi a combatterla? In questo articolo parleremo delle cause ma anche di rimedi naturali che possono aiutare ad avere di nuovo un sonno riposante e ristoratore.
Che cos’è l’insonnia?
L’insonnia è una patologia che prevede una condizione insoddisfacente della quantità e della qualità del sonno. Essa si definisce “primaria” quando si presenta come forma indipendente, mentre è detta “secondaria” se è conseguenza di un’altra condizione medica o psichiatrica.
Si parla di:
- Insonnia iniziale quando la difficoltà prevalente riguarda l’addormentamento serale;
- insonnia intermedia quando a prevalere sono i risvegli a metà nottata seguiti da difficoltà a riprendere sonno;
- insonnia terminale quando invece è presente un risveglio molto precoce seguito dall’impossibilità di riprendere sonno.
La diagnosi di insonnia viene definita in base a molti fattori ma ci sono delle condizioni minime che se presenti possono significare la presenza di questa patologia:
- Il tempo per addormentarsi la prima volta e dopo un risveglio notturno è uguale o superiore ai 30 minuti.
- La frequenza di eventi come difficoltà nell’addormentamento o risvegli notturni frequenti è maggiore di 3 volte a settimana.
- La durata della condizione si protrae per più di 6 mesi.
Le cause dell’insonnia
L’insonnia e in generale i disturbi legati al sonno dipendono da molti fattori di varia natura. Le cause più frequenti tuttavia sono riconducibili a
- Stress cronico
- Ansia
- Depressione
- Stile di vita e dieta scorrette
- Assunzione di farmaci
- Fattori ambientali
Gli eventi che ci accadono nel quotidiano infatti possono influire sulla qualità del sonno e il disturbo dell’insonnia può manifestarsi anche come disturbo reattivo a specifiche situazioni psicosociali. Pensiamo ad esempio a un lavoro poco remunerativo, preoccupazione per la salute nostra o di una persona cara, nervosismo o tensione. Anche le abitudini quotidiane possono contribuire ad influenzare questo problema: ad esempio se siamo soliti assumere bevande alcoliche di sera, oppure se guardiamo la Tv o peggio ancora il tablet. Questi apparecchi emettono infatti le cosiddette luci blu ovvero luci a breve lunghezza d’onda che hanno un forte impatto sulla sonnolenza diurna, poiché ritardano ilrilascio della melatonina, rendendo così più difficile prendere sonno di notte.
Come combattere l’insonnia
Per combattere l’insonnia si può fare ricorso a terapie farmacologiche oppure a trattamenti psicologici. Per quanto riguarda i trattamenti che prevedono l’assunzione di farmaci la scelta di quali utilizzare è di stretta competenza medica ed è importante affidarsi ad uno specialista.
La cura psicologica per l’insonnia tende si focalizza sia sugli aspetti cognitivi che su quelli comportamentali che spesso sostengono il disturbo. Tra i vari metodi c’è quello della
- Restrizione del sonno che prevede la riduzione del tempo passato a letto per avvicinarlo il più possibile al tempo di effettiva durata del sonno. Gradualmente poi si cercherà di aumentare il tempo passato a letto per aumentare anche le ore del sonno.
- Mettersi a letto solamente quando si ha sonno.
- Alzarsi dal letto se non si riesce più a dormire.
- Non fare riposini diurni.
- Alzarsi al mattino sempre alla stessa ora.
Esistono infine dei rimedi naturali che possono aiutarci a combattere l’insonnia. Per prima cosa è importante rilassarsi e quindi cercare di allontanare tutti quei fenomeni che possono causare un evento stressante. Per aiutarci a trovare rilassamento fisico e mentale è consigliato compiere alcune attività come lo yoga, la meditazione o il training autogeno che favoriscono il rallentamento cardiaco e allentano la tensione muscolare. Tra i rimedi naturali possiamo scegliere anche piante con proprietà rilassanti come la melissa, il tiglio o la valeriana.