Nicolò “The Monkey King” Solli,classe 1997, è uno dei maggiori prospetti italiani nel mondo della MMA e in questa intervista ci racconta come è nata la sua passione per questa particolare e difficilissima disciplina. Dagli esordi fino ai combattimenti in Bellator Italia, la massima federazione Italiana di MMA, alla preparazione con Conor McGregor, suo compagno di team.
Come ti sei avvicinato a questa disciplina?
“Mi sono avvicinato a questa disciplina quando avevo 13/14 anni quasi per caso sotto consiglio di mio fratello maggiore; dovevo trovare un modo per sfogare la mia vivacità, ho iniziato per gioco e poi piano piano è diventato il mio lavoro, la mia vita, il mio tutto, la mia passione”.
Parlaci di questa disciplina…
“La MMA (Arti Marziali Miste) è uno sport che ha radici antiche, quando decidi di avvicinarti a questa disciplina vai ad allenare ogni componente che è al suo interno ma in modo specifico per poi riportare alcuni elementi nella MMA, si fanno delle cose funzionali per poi portarle nella gabbia in cui combatto.
A differenza degli altri sport da combattimento nelle MMA ci sono meno categorie di peso, c’è più gap tra un peso e l’altro. La categoria in cui ho combattuto fino ad ora sono i 70 kg, ad esempio quella successiva sarebbero i 77 kg.
Anche se io combatto nei 70 prima dei match non ho mai questo peso, sono molto di più. Poi con la dieta, che parte circa un mese e mezzo prima, arrivi a perdere i kg che mancano arrivando vicino al peso ideale. Da lì tra la sera prima e il mattino del peso fai questo “taglio del peso” con dei passaggi tecnici fatti da professionisti e una disidratazione che ti permette di perdere quegli ultimi chili che rimangono e raggiungere il peso”.
Se dovessi cambiare categoria di combattimento, dovresti cambiare anche il tipo di allenamento?
“Dovrei fare un allenamento e un’alimentazione di pari passo che mi permetterebbero di aumentare la muscolatura, la forza e il peso fuori dai match per poter essere in forma quando poi rientri nella categoria superiore”.
Com’è strutturato il tuo allenamento?
“Mi alleno 6 giorni su 7, 2/3 volte al giorno, tengo solo la domenica di riposo.
La mattina faccio preparazione atletica e magari il pomeriggio vado a fare lotta, piuttosto che al mattino circuito per il cardio e il pomeriggio il pugilato. Ho una tabella nutrizionale specifica e fatta apposta per me che cambia in prossimità di una gara. Mi alleno tutto l’anno, anche in questo periodo di Covid mi preparo sempre come se dovesse arrivare da un momento all’altro la chiamata per combattere”.
Combatti al Bellator, raccontami la gara che ti ha emozionato di più?
“L’emozione del primo match da dilettante è certamente quella che ricordo meglio, è stato qualcosa di nuovo, un mix di adrenalina e di tante emozioni che è difficile spiegare se non le provi. Ciò che mi è rimasto impresso e lo rivivo tutti i giorni è il mio ultimo match, ho combattuto con due costole rotte senza saperlo e purtroppo ho perso i punti, da qui lavoro tutti i giorni di più per riscattarmi e di riprendermi quello che è mio”.
Ti ispiri a qualche atleta?
“Cerco sempre di crearmi il mio percorso, di non prendere troppo da nessuno, voglio essere diverso da chiunque, però a inizio carriera ci sono degli atleti che ho sempre seguito e a cui mi sono ispirato come per esempio McGregor che è diventato poi mio compagno di team”.
Quanta preparazione mentale deve esserci per il lavoro che viene svolto prima e durante a gara?
“Tantissima preparazione mentale, è il punto cardine per poter formare l’allenamento fisico e la mentalità vincente”.
Come ti integri?
Nella mia integrazione non possono mai mancare:
- Omega3
- Vitamina C
- Vitamina D
- Multivitaminico
- Aminoacidi
- Protein Bar
- Caffeina